L’anima in rimessa
L’anima è in rimessa, ma Afrodite sfreccia sicura, su un motorino per i viali della città.
Così il bel canzoniere illustrato di Giovanni Nucci riconduce l’amore all’eros, ossia al desiderio e alla sua mutevole natura, impossibile da catturare: su una sdraio, al posto della donna desiderata, «c’è un po’ di vento che soffia leggero/su questo terrazzo».
All’oggetto d’amore si sostituisce il mondo, ora nella sua varietà di forme, ora ricondotto a pochi tratti squisitamente femminili: «le ciglia, i capelli, i versi, le mani, le gambe lisce sul tuo copriletto»; nulla che si possa davvero afferrare o fermare, meno che mai quei versi, che si rovesciano in una domanda stupita: «cos’altro hai da dirmi sulla bellezza?»
Al centro si intuisce anche l’ordito di una storia d’amore, il fantasma di una relazione su cui gli strumenti della poesia accendono una riflessione tormentata, capace di trasformare gli stati d’animo in paesaggio, i pensieri in oggetti.
Accanto alle poesie, le illustrazioni di Andrea Calisi sezionano il mondo in losanghe di colore, quinte sovrapposte, oscillando tra il suggestivo e il surreale.In molti si può ritrovare la traccia di quel desiderio: un aquilone lontano, una ragazza su un’altalena in un décor fauve; un’altra che sfreccia in motorino, sperduta tra i palazzi. E forse è proprio lei: Afrodite.
Non capisco, a volte,
dov’è la casa
del mio bene
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